GIUSEPPE CULICCHIA PRESENTA:
UCCIDERE UN FASCISTA – Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio
Venerdì 18 luglio 2025
Ore 20.30
Il 29 aprile 1975, a Milano, moriva dopo oltre un mese di agonia Sergio Ramelli, uno studente diciottenne. Il 13 marzo precedente era stato aggredito brutalmente a colpi di chiave inglese da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia, mentre tornava a casa. Ramelli era iscritto al Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile di destra, ed era finito nel mirino dei collettivi scolastici dopo aver scritto un tema critico verso le Brigate Rosse. In quel testo sottolineava come i primi omicidi compiuti dalle BR non fossero stati condannati con sufficiente fermezza dai partiti e dalla stampa democratica. Il suo scritto fu affisso a scuola con la scritta “Questo è il tema di un fascista”, scatenando un’escalation di minacce e violenze che culminarono nell’aggressione mortale.
A cinquant’anni di distanza, la figura di Sergio Ramelli resta profondamente divisiva: per alcuni è un martire, commemorato ogni anno con la cerimonia del “Presente!”; per altri, solo un fascista, la cui memoria andrebbe rimossa. Ma chi era davvero Sergio Ramelli? Un violento militante, come sostenuto da chi tenta di giustificare l’aggressione, o semplicemente uno studente con idee non conformi a quelle dominanti tra i suoi coetanei?
Dopo aver raccontato la storia del brigatista Walter Alasia, coetaneo di Ramelli, Giuseppe Culicchia chiude la sua trilogia sugli anni di piombo con un libro che prova a ricostruire la breve vita di Ramelli. Un ragazzo ucciso per un tema scolastico, in un’Italia attraversata da una stagione di violenza politica iniziata con la strage di piazza Fontana e durata oltre un decennio.
Partecipazione gratuita