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Casa Affrescata

TAPPA/2 – parte 2

Grazie ad una ristrutturazione approfondita dell’edificio è stata riportata alla luce la traccia dell’antico aspetto di questa antica abitazione.

La facciata della casa, nel passato, era stata ricoperta totalmente da uno strato di intonaco ed il primo ad intuire che sotto si nascondesse qualcosa fu Don Stefano Fontana nei primi anni del 1900. Furono scoperti, oltre all’affresco raffigurante una crocifissione, molti elementi aggiunti per arricchire la facciata come numeri civici, fasce marcapiano e parti che ricordano il bugnato dipinte agli angoli delle pareti.

L’affresco, raffigurante una crocifissione, è un esempio della pittura popolare di carattere sacro molto diffusa in valle al tempo, realizzato dall’artista Zanbattista Costoia, pittore agordino operante a Primiero nella seconda metà del 17° secolo.

Il soggetto che viene riportato dall’autore è quello della crocifissione, tema molto comune, sebbene in questo caso Cristo non sia accompagnato ai lati della croce dalle due classiche figure di San Giovanni e di Maria, bensì da San Pietro e da Sant’Antonio da Padova.

La didascalia aggiunta sulla parte inferiore della cornice dell’affresco ricorda il committente dell’opera: Pietro Pelzer, nome che molto probabilmente ha influenzato la scelta di uno dei due santi raffigurati.

Volgi ora le spalle al bar Ero ed entra nel passaggio ad arco che hai di fronte.