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La Ferrarezza

TAPPA/8

Il complesso della Ferrarezza rappresenta ciò che rimane delle grandi strutture adibite a forni fusori edificate nel 1548, e divenute nel 1572 proprietà della famiglia Welsperg, amministratori politici del territorio di Primiero ai quali spettava anche la parte di bosco che serviva per la realizzazione del carbone, elemento necessario per fondere i metalli.

Lo stabilimento era composto da una fonderia, varie officine, magazzini e una ferriera, dove veniva prodotto anche il ferro. In totale i lavoratori occupati nelle attività erano circa 256 e si dividevano in maestri alla fornace, canopi, carbonai, artigiani che lavorano il legno e minatori.

Proprio le attività estrattive erano molto importanti, infatti le miniere di Primiero erano rinomate per l’estrazione di rame, piombo, argento e siderite. Una volta estratti e parzialmente lavorati, tutti questi minerali, composti per la meta da ferro venivano portati ai forni fusori della Ferrarezza per la raffinazione.

Prima dello smantellamento, la struttura nel 1858 passò nelle mani del Regio Erario Austriaco e, successivamente anche alla famiglia Sartori, nel 1866. A noi oggi è arrivato soltanto il frammento dell’edificio settentrionale, costruito tra il 1820 e il 1859, con le pareti composte da pietre provenienti dal vicino torrente e caratteristiche aperture a sesto acuto.