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La Madonna della Luce
TAPPA/9 – parte 1
La località denominata Madonna della Luce prende il nome da un capitello votivo costruito in quella zona nel 1903 a seguito della realizzazione di alcune opere di presa, per incanalare l’acqua verso la sottostante centrale idroelettrica dei Boaletti, costruita sotto la supervisione di Piero Trotter, all’epoca una delle prime in Italia.
Il luogo oggigiorno viene abitualmente frequentato dagli abitanti della valle di Primiero come meta di passeggiate, ma anche per motivi devozionali, soprattutto durante il mese di maggio.
Il capitello è stato realizzato in tufo ed è collocato sulla sommità di un masso erratico, ed ospita la Statua della Madonna del Rosario e di una pastorella in adorazione.
Nel 2000, grazie all’impegno del Centro Studi Storici di Primiero sono stati completati i lavori di restauro del bacino di invaso antistante il capitello, che dopo la dismissione erano stati interrati.
Fu riportato alla luce un esempio di archeologia industriale, rimasto attivo fino alla fine degli anni Cinquanta, quando la crescente richiesta energetica della valle ha fatto dismettere la vecchia centrale con l’avvento delle nuova centrale idroelettrica di Castelpietra, poco più a valle.