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La chiesetta del Colaor

TAPPA/6

La piccola chiesa del Colaor, e i molti capitelli nella valle di Primiero, hanno la caratteristica di trovarsi in luoghi arroccati, in presenza di bivi, ponti o luoghi pericolosi; sono molto frequenti anche ai margini del bosco per delimitare in maniera simbolica le zone urbane da quelle ignote. In origine, erano costituiti solo da un‘immagine sacra appesa sugli alberi che, successivamente, venne inserita in delle vere e proprie strutture architettoniche.

La piccola cappella, dedicata alla vergine ausiliatrice, è posata su di un piccolo masso sopra l’abitato di Fiera di Primiero e Pieve.

Da qui, la visuale sull’ alta valle è ampia e panoramica, si possono identificare tutti i paesi che fanno ormai parte del comune unico di Primiero San Martino di Castrozza. Partendo da destra verso sinistra, ponendo le spalle alla chiesa, si possono ammirare in ordine: la catena delle Vette Feltrine, il Monte “Padela”, il Castel Pietra che si trova all’inizio della Val Canali e, il maestoso gruppo delle Pale di San Martino.

Una visuale che negli anni è completamente mutata, in origine infatti la maggior parte dei piccoli monti, che ad oggi sono ricoperti quasi completamente da boschi, erano dei grandi prati e pascoli utilizzati principalmente per l’allevamento del bestiame e la raccolta del fieno.

Entrati all’interno della piccola chiesetta, passando per una moderna grata in ferro, si calpesta un caratteristico pavimento a mattonelle, al quale si contrappone in alto la volta a crociera, segnata dalle vele dipinte. Affacciato tra le nubi, Dio padre è raffigurato a mezzo busto tra due teste d’angelo e spalanca le braccia, per inviare sulla terra la colomba dello Spirito Santo inglobata in una fascia verticale luminosa. Tutto attorno, sullo sfondo, si può vedere un cielo azzurro sul quale sono dipinte delle stelle bianche.

L’opera a tempera, realizzata nel 1456, è frutto del pennello di Narciso Zanolin, e ripete l’iconografia in un’immagine dipinta su un’abitazione di Pieve ora purtroppo cancellata.

Infine la cappella contiene una statua seicentesca della Madonna dell’aiuto, un tempo situata nell’omonima chiesetta di Fiera.

Ora ridiscendi nell’abitato di Pieve e recati vicino all’ingresso della Chiesa Arcipretale.