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La piazzetta del dazio

TAPPA/2 – parte 1

Salite le scalinate arriviamo in quello che si può considerare un piazzale nel quale tanti piccoli mondi si incontrano.

Volgendo lo sguardo a Sud-Ovest possiamo notare la parte absidale dell’imponente Chiesa Arcipretale gotica di Santa Maria Assunta. Accanto ad essa, girandoci in senso orario, troviamo la Chiesetta di San Martino. Questa struttura romanica era adibita inizialmente a cappella cimiteriale e poi a battistero. In un primo momento la funzione battesimale veniva eseguita nella chiesa Arcipretale, in tempi successivi venne trasferita nella Chiesetta di San Martino.

A partire dal fatto che questi monumenti possedevano una fonte battesimale, la frazione in cui queste strutture sono ora presenti prese il nome di Pieve. “Pieve”, infatti, deriva dal latino “plebes”, ossia popolo. Era proprio il popolo a riunirsi in questo luogo religioso ma anche civile, facente capo ad una chiesa rurale con battistero.

Nella stessa direzione, ma leggermente più sopraelevata, possiamo trovare la “Canonega vecia” (ossia “canonica vecchia”) anche conosciuta come “Casa Primierotta”.

Puntando gli occhi a Nord-Ovest possiamo invece osservare il Palazzo delle Miniere:  sede del giudice minerario e dunque punto di riferimento per l’attività mineraria a partire dal XIV secolo.

Proseguendo il nostro tour visivo, rivolgendo lo sguardo nella direzione della rivetta ma orientandolo verso il bosco in lontananza possiamo vedere il Castel Pietra, antica sede di una delle famiglie locali più potenti: quella dei Welsperg.

Ad Est, infine, dopo le scalinate sono individuabili due tra le più antiche case del paese già descritte nell’estimo di metà Cinquecento: la “Casa Althamer” (la struttura gialla nominata anche “ex casa Scopoli”) e la “Casa Negrelli”.

Per ascoltare la parte 2 inquadra il secondo codice QR.