Di cosa si tratta?
La scuola superiore di Primiero, da anni impegnata sui fronti dello studio e della divulgazione delle risorse culturali del territorio, è stata coinvolta in modo naturale in questo progetto grazie al lavoro e alla passione di allieve e allievi, coordinati da un gruppo di insegnanti che sviluppa a scuola assieme agli studenti un percorso dedicato all’approfondimento di arte, storia e cultura dei nostri territori.
Questa è un’attività di ricerca e divulgazione culturale che potrà essere adottata per valorizzare anche altri luoghi di Primiero, grazie alla flessibilità garantita dagli strumenti digitali.
Tutte le stazioni
La scalinata dedicata a Luigi Negrelli, collocata sulla sommità della rivetta Koch, è un particolare punto d’incontro tra il mondo moderno degli edifici e dell’urbanistica, e quello antico caratterizzato da una stratificazione della cultura nel corso dei secoli.
Salite le scalinate arriviamo in quello che si può considerare un piazzale nel quale tanti piccoli mondi si incontrano.
Il Palazzo delle Miniere (o del Dazio) si trova nella via principale del paese di Pieve, poco distante dalla Chiesa Arcipretale.
Sottostante alla Chiesa Arcipretale, un tempo il crocevia principale della vallata, la casa Negrelli è appartenuta all’omonima famiglia dal 1802, ma il lotto è registrato al catasto dal 1554.
La Chiesetta di San Martino, orientata verso Est, risale all’epoca Ottoniana, circa 10 secoli fa, e per questo presenta uno stile romanico. Inizialmente era utilizzata come battistero e fino al secolo scorso anche come cappella cimiteriale del vicino camposanto.
Questo edificio nei pressi della chiesetta di San Martino, in passato era la vecchia canonica da qui il nome “Canonega Vecia” ma ancor prima era con tutta probabilità una scuola e la sede della confraternita di Santa Maria.
La piccola chiesa del Colaor, e i molti capitelli nella valle di Primiero, hanno la caratteristica di trovarsi in luoghi arroccati, in presenza di bivi, ponti o luoghi pericolosi; sono molto frequenti anche ai margini del bosco per delimitare in maniera simbolica le zone urbane da quelle ignote.
All’interno della chiesa di Santa Maria dell’Assunta, a cui si accede attraverso un portale gotico, vi è un’acquasantiera a muro sulla quale è scolpita in bassorilievo una figura che ricorda un’incudine: è un ulteriore richiamo all’attività mineraria dei secoli passati.
Questo dipinto, circondato da una cornice serpentina, raffigura al centro Sant’Anna in veste di madre, che tiene tra le braccia, appoggiati sulle gambe, Maria e il Bambino mentre ai lati due angeli completano l’opera.
A Fiera di Primiero è presente un’opera che raffigura la mistica caccia all’unicorno.
Nella parte absidale della Chiesa è collocata la maestosa struttura dell’altare maggiore, eseguito alla fine del Cinquecento dal Maestro Narciso, un importante scultore proveniente da Bolzano.
La commissione per la realizzazione di quest’opera è stata affidata ad un pittore ignoto nel 1555 da Giangiacomo Römer. Si ipotizza che la mano autrice di questo grande affresco sia quella di un artista di area veneta.
Il Capitello della peste è stato costruito nel 1656, come ricordo degli abitanti di Pieve per essere stati risparmiati dall’epidemia del 1630.